sabato 7 febbraio 2009
I SINDACI SCENDONO IN CAMPO - CONFERENZA RINASCITA
"Presenteremo una lista sia al Comune di Ascoli, sia alla Provincia. Nel contempo daremo anche un supporto concreto nei nostri Comuni". E' l'annuncio ufficiale dei sindaci Pasquale Allevi, Armando Falcioni e Giuseppe Mariani, che per le prossime elezioni amministrative terrano fede alle promesse fatte in passato.
"Dopo l’eccezionale risultato di 15.000 firme raccolte in pochi giorni ed in pieno periodo feriale contro la divisione della Provincia - ha spiegato Mariani - ci siamo resi conto quanto per la gente comune siano importanti i comitati territoriali. Abbiamo acquisito la consapevolezza che tali delegazioni debbano nascere attraverso incontri mirati con le persone, i rappresentanti delle aziende, le forze sindacali e tutti coloro che vorrebbero portare avanti problemi condivisi che in questo momento, purtroppo, sono forse troppi. In pochi giorni, attraverso un semplice passaparola, siamo riusciti a raccogliere qualcosa come 15.000 firme. Un risultato straordinario che dimostra che la gente non è disinteressata alla politica. Anzi. Il fatto è che le persone sono stufe di esponenti che amministrano in modo fumoso, di politici che si apparentano e litigano soltanto per mantenere una poltrona".
Concretezza, serietà, sobrietà, risparmio ed efficienza. Sono questi i principi attorno ai quali si baseranno le azioni del movimento per evitare il tracollo della Provincia e del suo capoluogo.
"Siamo convinti - ha spiegato Allevi - che le felici esperienze nei nostri rispettivi comuni, con ampi consensi e risultati tangibili, nati soprattutto per un continuo contatto con la gente comune, rappresentino una buona base di partenza per rilanciare un territorio in grave crisi. Un sindaco conosce a memoria i problemi quotidiani di chi amministra e rappresenta. Ecco perché riteniamo di sapere che, mai come ora, la gente vuole che si eliminino gli sprechi, che si evitino convegni costosi spesso deserti, fastose celebrazioni, inaugurazioni immorali, consulenze astronomiche, la tenuta in vita di enti da ridurre o ristrutturare, d’investimenti volti a gettare fumo negli occhi. Non ci siamo mai nascosti dietro a simboli e partiti. Ci siamo opposti in tutti modi alla divisione della Provincia. Siamo andati perfino dal presidente Berlusconi a lamentare l’ignobile trattamento riservato ad Ascoli e all’ascolano, con la petizione in mano. Siamo stati noi e la gente comune a bloccare il tratto Ascoli-Teramo per alcune ore in segno di protesta".
"I problemi da affrontare insieme alla gente sono molteplici - ha aggiunto Falcioni - Il primo è senza dubbio quello che riguarda gli effetti devastanti di un’inutile, dannosa e costosissima divisione della Provincia. Ci batteremo con lealtà affinché nell’ambito regionale la Provincia abbia un nuovo ruolo. Faremo del tutto per cercare di dotare il territorio d’importanti infrastrutture e collegamenti per l’Abruzzo e il Lazio. Cercheremo di racimolare più fondi possibili per aiutare le imprese, le industrie, gli artigiani e le persone che rischiano o hanno già perso il posto di lavoro. Alzeremo la voce e ci faremo sentire nelle sedi opportune per migliorare il sistema sanitario locale che è inadeguato, inefficiente e non in linea con il resto della Regione. Ci attiveremo per creare sinergie con le regioni confinanti per sfruttare al massimo l’enorme potenziale turistico. Infine, elimineremo i costi inutili della politica".
"L’assenza di personaggi di rilievo in maggioranza - hanno concluso all'unisono i tre sindaci - indica lo scarso peso politico dell’ascolano all’interno del governo centrale. La divisione da Fermo indica invece la poca importanza dell’ascolano, già conosciuta come parte “meridionale” del governo regionale. La Provincia frammentata ha significato che le vere Marche si fermeranno al fiume Aso".
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Rinnoviamo questa classe dirigente che negli ultimi anni ha pensato più alle poltrone che ai problemi della gente. Cresce la disoccupazione, peggiora la sanità, aumentano le inaugurazioni. Hanno ragione i sindaci: "Finiamola con gli inutili tagli dei nastri".
RispondiEliminaAndrea Angelini
Benvengano propositi di questo tipo... Chi fa politica deve farlo per passione! basta sprechi e poltrone facili
RispondiEliminagrandissimi... senza parole, finalmente aria nuova
RispondiEliminaPd, Udc, Pdl,Italia dei Valori e chi ne ha più ne metta stanno facendo le guerre per assicurarsi una poltrona. Ciò dimostra che a nessuno degli esponenti di questi partiti interessa il bene del Piceno. La giunta Rossi e in passato quella di Colonnella hanno fatto solo chiacchiere e hanno pensato ai tagli dei nastri. Una parola sola: VERGOGNA!
RispondiEliminaSindaci, spodestate i politici impostori.
Andate avanti per la vostra strada e non fermatevi di fronte alle difficoltà. C'è un popolo che vi appoggia. Ripaberarda e Castignano aspettano una vostra candidatura.
RispondiEliminaNei vostri comuni avete fatto bene per dieci anni. La vostra esperienza per rilanciare il territorio è fondamentale. Coraggio.
RispondiEliminaManifesti presenti in città la dicono lunga sulla politica locale. Alleanze assurde, come l'Udc con il Pd, sono la testimonianza che c'è bisogno di aria nuova.
RispondiEliminaCome fanno gli ascolani a dare ancora fiducia a gente come Ciccanti? Sta facendo la guerra con chi gli ha dato a mangiare e sta cercando alleanze con chi ha sempre detestato. Ascolani aprite gli occhi e cercare di cambiare con questi tre magnifici sindaci
RispondiEliminaPasquale Allevi presidente della Provincia? Sarebbe un sogno.
RispondiEliminaAvete illustrato ai cittadini l'inutilità di un ente come la Provincia, e avete visto di malocchio il nascere di altre... perchè - e per quale logica - allora i cittadini dovrebbero votare la vostra lista per la Provincia?
RispondiElimina(Anonimo)
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RispondiEliminaAnche di fronte all'evidenza qualcuno riesce a speculare. La vicenda dei sindaci la seguo da diverso tempo e sinceramente non ho mai sentito che erano per l'abolizione delle province. Semmai, come c'è scritto sopra, ritengano che si debbano eliminare gli sprechi, si debbano evitare convegni costosi spesso deserti, fastose celebrazioni, inaugurazioni immorali, consulenze astronomiche, la tenuta in vita di enti da ridurre o ristrutturare. Sindaci, non fatevi influenzare dalle chiacchiere.
RispondiEliminaBen detto Alberto. Sono d'accordo pienamente con quello che hai detto. Basta con le speculazioni politiche e la rincorsa alla poltrona. La politica deve essere uno strumento per il bene dei cittadini e non per il male. Detto ciò, ritengo che questi bravi sindaci vengano sottovalutati un po' troppo.
RispondiEliminaSilvia Fintini